Ancora storie di Fate sui Sibillini……questa è la volta di Pretare, il “Paese delle Fate”.

Quando si scende dal Vettore verso Pretare, sotto le grandiosi pareti del versante sud, non si può non ricordare l’antica leggenda che dette il nome al paese! Si racconta che a valle del Monte Vettore ci fosse un paesino chiamato Colfiorito, prediletto dalla Regina Sibilla, in cui le Fate andavano spesso per insegnare a filare e tessere le lane alle fanciulle e a ballare il saltarello con i giovani pastori. Una sera però le Fate furono scacciate, insultate a malo modo dagli abitanti. Indispettite, andarono subito a chiedere aiuto alla loro Regina Sibilla. Essa allora mise alla prova i loro sentimenti ma, purtroppo, ebbe solo conferma di cattiveria ed egoismo. Infuriata e offesa, fece crollare su tutto il paese una valanga di massi e detriti dal Monte Vettore, tanto da sotterrare completamente il paesino. Anni dopo s’insediò lì una comunità di nomadi che ricostruì un paese sulle rovine rimaste di Colfiorito. Questo paese, tutt’ora presente, si chiama Pretare, nome che ha origine proprio dalla parola “preta” che in dialetto significa pietra. Le Fate, placatasi l’ira della loro Regina, ritornarono a proteggere quei luoghi e d’allora ogni casa del paese ha sulla montagna una Fata che la protegge.

A Pretare ogni tre anni, dal 1956, si rappresenta lo spettacolo della Leggenda delle Fate con una splendida e suggestiva rappresentazione teatrale. Nel giorno della festa di san Rocco un gruppo di giovani fanciulle, vestite da fate, raggiunge la piazza del paese e dà inizio alle danze.

 

 

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Fonte: “Storie, leggende e altro sui Monti Sibillini” . Giuseppe Di Modugno – SIMPLE editore